mercoledì 2 dicembre 2009
Variante di Olgiate, così si inquina la falda!!!
Provincia responsabile di danni ambientali, sanzionata dalla Regione!!!
Eccessivo disboscamento, materiali di scavo sparsi in punti non idonei, rilevanti danni ambientali diffusi, frammentazione dell’ecosistema locale. Appare davvero impietoso il giudizio della Regione Lombardia sui lavori condotti dall’amministrazione provinciale per la realizzazione della cosiddetta Garibaldina bis nel tratto compreso tra Olgiate Comasco e Faloppio, specificatamente per la costruzione del collegamento tra la Garibaldina e la Lomazzo-Bizzarone oltre alla sistemazione di un incrocio tra i due paesi. Tanto è vero che il Pirellone ha ufficialmente sanzionato Villa Saporiti con un decreto risalente allo scorso 28 ottobre. Da un lato, la Provincia rischia una sanzione economica, dall’altro l’ente di via Borgovico dovrà necessariamente ripristinare, almeno dove possibile, i punti danneggiati oppure mitigare l’effetto degli errori commessi,
La vicenda origina dalla segnalazione alla Regione fatta da un privato cittadino che, nelle settimane scorse, evidenziò presunte anomalie sull’esecuzione dei lavori preliminari di costruzione di un nuovo tratto di strada in località Gerbo, a pochi passi da Olgiate Comasco. Nella segnalazione dello stesso cittadino al Pirellone, veniva poi chiesto se - per lo stesso cantiere - non sarebbe stata necessaria pure una valutazione dell’impatto ambientale prima dell’avvio degli interventi. Ebbene, dopo le verifiche compiute sui lavori effettuati da Villa Saporiti con tanto di sopralluogo compiuto in zona il 25 maggio scorso, ecco le conclusioni della Regione.
«Gli interventi già eseguiti - si legge nel decreto sanzionatorio del Pirellone verso Villa Saporiti - si riassumono così: taglio del bosco ed eliminazione della vegetazione lungo l’intero tracciato di progetto per una larghezza in generale eccedente, su ambo i lati; costruzione di piste d’accesso per i mezzi d’opera, con rimozione di superfici vegetate e boscate in un’area boscata che avrebbe dovuto mantenersi intonsa anche in fase di cantiere; posizionamento di cumuli di terra di scavo a ridosso della sponda destra del Lura». Da qui, dunque, «il pregiudizio ambientale arrecato», «la frammentazione dell’ecosistema locale» e «i conseguenti effetti sull’assetto paesaggistico della valle del Lura». Le disposizioni imposte dalla Regione alla Provincia, dunque, prevedono la «riparazione del danno ambientale arrecato, ravvisandosi la concreta possibilità di definire e realizzare opere di compensazione naturalistica, forestale e paesaggistica». In sostanza, secondo la Regione, la Provincia ha fatto un danno serio, ora cerchi di mettere una pezza rapidamente.
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